TRAME – SONO 3
RACCONTI
Ricordi felici: Uta è una ragazza giapponese
amante della musica. Ha un sogno nel cassetto che spera di realizzare, ma
anche l’amore è dietro l’angolo.
Il coinquilino: Cristina è una ragazza di
Termini Imerese che frequenta l'università di Palermo. Decide di affittare un
appartamento per non fare più la pendolare.
C'erano una volta i... bambini: Racconto
autobiografico sulla mia infanzia, per mettere in evidenza la differenza
generazionale tra la mia e quella dei bambini e dei ragazzi di oggi.
“Ero ancora sotto le
mie coperte calde, ma la sveglia suonò alle 7:30 in punto. Mi sentivo protetta
in quella graziosa camera da letto con le pareti pitturate di arancio e con
delle note nere realizzate con gli stencil. I mobili erano in faggio e laccati
di bianco: la testiera del letto era arricchita da alcuni ghirigori bordeaux,
che si riproponevano anche nelle ante dell’armadio e nel cassetto della scrivania.
Tenevo sempre un po’ la finestra aperta durante la notte, anche quando faceva
freddo, perché mi piaceva sentire il cinguettio degli uccellini di prima
mattina: mi mettevano di buon umore.” - Ricordi felici
“I suoi baci erano
così celestiali che mi sentivo in paradiso. Lo desideravo da impazzire e i
nostri corpi bramavano solo una cosa. All’improvviso i nostri baci divennero
così selvaggi che non potemmo più fermarci. Il divano non era più il posto
giusto. Mi prese in braccio portandomi nella sua camera da letto e mi adagiò
dolcemente come se tra le mani avesse una piuma. Stava per succedere, ma lui si
fermò all’improvviso.”– Il coinquilino
“Si può morire così?
Possiamo davvero osservare tutto questo senza fare niente? Dai telegiornali
vengono, di tanto in tanto, trasmessi dei video di bulletti che mancano di
rispetto ai professori: ridono di loro, li cacciano dalla classe e li
picchiano! Gesti come questi non ce li potevamo nemmeno immaginare di
compierli! Se facevamo qualche marachella i maestri e i professori ci buttavano
fuori dall’aula. Di certo non ci ribellavamo con la violenza. Il mondo si è
capovolto e gli insegnanti spesso sono succubi degli alunni e provo tanta
rabbia per questa realtà sporca. In tutta onestà preferisco la mia generazione
a quella attuale e ne vado fiera. Secondo me non muore chi invecchia, ma solo
chi smette di divertirsi in modo sano, tirando fuori ogni tanto il bambino che
abbiamo dentro.” - C'erano una volta i... bambini
MINI BIO
Mi chiamo Giuseppina,
ma mi faccio chiamare Giusy. Sono siciliana, classe 1982 e mi piace molto
scrivere e dare sfogo ai miei pensieri. Il mio genere preferito sono le storie
d'amore e i fantasy, ma anche il tema sociale del bullismo non mi è
indifferente perché mi tocca in prima persona. In questi racconti c'è molto di
me e della mia personalità ed è per questo che è molto prezioso. E poi è pur
sempre il primo che è stato pubblicato, quindi a prescindere ha un valore
importante.
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